Testo:
INTERPELLANZA
(ex articolo 115 Regolamento interno dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia - Romagna)
Premesso che:
Nonostante sia in aumento il numero dei bambini iscritti alla scuola dell’infanzia di Marsaglia (frazione di Corte Brugnatella, Piacenza), si è deciso di ridurre l’orario del servizio da quaranta a venticinque ore. I dodici iscritti, infatti, saranno costretti, salvo novità, a frequentare la struttura soltanto in orario mattutino.
La notizia ha creato grande malcontento tra i genitori e nella comunità di Corte Brugnatella e così alcuni degli stessi genitori dei dodici iscritti stanno pensando di lasciare il paese montano.
Considerato che:
I genitori dei piccoli allievi hanno dichiarato: “Abbiamo fatto di tutto per cercare di sostenere la nostra materna, che finora ha avuto una decina di iscritti. La soglia per evitare il taglio di orario doveva essere di undici bambini e noi, anche grazie a famiglie che sono venute ad abitare qui, siamo arrivati a dodici. Possono sembrare pochi ma per realtà come Marsaglia sono un numero incoraggiante e decisamente positivo. Credevamo quindi di essere “salvi” ma poi abbiamo scoperto dal giornale della riduzione d’orario. Neppure una comunicazione ufficiale: siamo caduti dalle nuvole”.
Preso atto che:
I genitori dei bambini iscritti alla scuola dell’infanzia di Marsaglia hanno dovuto cercare di riorganizzare la gestione dei propri figli; impresa tutt’altro che facile e non sempre possibile in quanto la maggior parte di essi sono impegnati per la maggior parte dei casi nell’attività lavorativa per tutto il giorno. Qualcuno, infatti, non può fare a meno della scuola dell’infanzia e sta pensando di trasferire il figlio in un altro paese.
La riduzione dell’orario della scuola dell’infanzia di Marsaglia arrecherà un grave danno allo stesso paese, in quanto, si era cementato un bel gruppo di famiglie, una realtà piccola ma ben funzionante, e se adesso i genitori saranno costretti a spostarsi, chi ci perde è la stessa località montana.
L’obiettivo è quello di continuare ad avere due educatori, anche per questioni di sicurezza, e poter mantenere aperto il servizio per le intere giornate. In merito, l’Amministrazione comunale ha chiesto subito un confronto con l’Unione Montana per fare il punto della situazione e trovare un congruo finanziamento per garantire un secondo educatore.
Purtroppo, non sarà solo la scuola dell’infanzia di Marsaglia ad avere ripercussioni. È ormai dato per certo, infatti, che da settembre non vi sarà più la scuola media “Toscanini” di Ottone; tra meno di un mese, diventerà una telesuccursale di Bobbio.
A Ottone gli studenti della scuola media potranno contare su un pacchetto di dodici ore scolastiche di italiano e sei di matematica in presenza, perché era impensabile trasferire i sei studenti a Bobbio. Tutto il resto, invece, sarà in didattica a distanza.
Le persone che hanno deciso di vivere in montagna hanno fatto dei sacrifici, ma se mancano i servizi è inutile restare, saranno costretti a scegliere di trasferirsi altrove.
INTERPELLA LA GIUNTA REGIONALE PER SAPERE
Se è a conoscenza delle situazioni sopresposte e quale giudizio sia a dare in merito, specificando se condivide l’idea che le politiche per la montagna si facciano mantenendo servizi minimi indispensabili affinché le famiglie rimangano ad abitare quei luoghi, e se non ritiene necessario intervenire, per quanto di sua competenza, per cercare di risolvere queste situazioni critiche che possono avere risvolti preoccupanti per i bambini, le loro famiglie e per l’intera Alta Val Trebbia.