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Legislatura XI- Atto di indirizzo politico ogg. n. 5603

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Oggetto:
Testo presentato:
Risoluzione per impegnare la Giunta ad estendere la gratuità del trasporto pubblico, già prevista per le Forze dell'Ordine, anche agli appartenenti alle Forze Armate, con le medesime modalità procedurali. (12 08 22) A firma dei Consiglieri: Facci, Bargi, Stragliati, Pelloni, Pompignoli, Delmonte, Occhi, Montevecchi, Marchetti Daniele, Catellani, Bergamini, Liverani, Rancan, Rainieri

Testo:

RISOLUZIONE

 

Il Consiglio Regionale dell’Emilia-Romagna

 

Premesso che

        Negli ultimi giorni, è tornato drammaticamente di attualità il fenomeno delle aggressioni nell’ambito del trasporto pubblico, in special modo a bordo dei mezzi del trasporto ferroviario regionale.

        In Emilia-Romagna, secondo i dati recentemente diffusi[1], le aggressioni sono praticamente quadruplicate dal 2019 a oggi (da 18 episodi del 2019 a 62 nel 2021, e già 35 nel solo primo trimestre del 2022), con i capitreno che hanno dovuto ricorrere alle cure ospedaliere nell’80% dei casi, in quanto oggetto di violenze e percosse quasi sempre per gli stessi motivi: passeggeri senza biglietto, o privi di mascherina.

 

Considerato che

        Già negli scorsi mesi, il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, Enrico Giovannini, aveva sottoscritto due protocolli con il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, l’Anci, le associazioni e i sindacati firmatari dei relativi contratti (Asstra, Anav, Agens, Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti, Faisa-Cisal, Ugl-Fna, Ugl-Ferrovieri, Fast-Confsal, Orsa Trasporti), con l’obiettivo di monitorare e migliorare la sicurezza dei conducenti dei mezzi del trasporto pubblico locale e regionale, e per contrastare aggressioni e minacce al personale[2].

        Come ebbe a dichiarare in quell’occasione il Ministro Giovannini, Il trasporto pubblico locale e regionale assolve una funzione fondamentale per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini ed è compito delle imprese e delle istituzioni porre in essere ogni attività per tutelare il personale di servizio da aggressioni fisiche e verbali che possono verificarsi a bordo dei mezzi pubblici”.

        Dello stesso tenore le dichiarazioni del Ministro dell’Interno: “È una priorità garantire una adeguata tutela della sicurezza degli operatori nel settore dei trasporti pubblici che svolgono un servizio essenziale per i cittadini e le comunità, anche in orari e situazioni più esposti al rischio di aggressione”.

        Secondo quando previsto nei due Protocolli sottoscritti[3], dovranno essere istituiti, nell’ambito dell’"Osservatorio nazionale per la promozione del trasporto pubblico locale e regionale”,  tavoli di lavoro su singole aree tematiche, “al fine non solo di raccogliere dati e segnalazioni di aggressioni che si verificano nei diversi ambiti territoriali e modali, ma anche di individuare innovazioni tecnologiche e buone pratiche che orientino lo sviluppo di politiche per la sicurezza”.

Tra le attività previste dai Protocolli rientrano:

        la raccolta di dati sul fenomeno delle aggressioni;

        l’ideazione di campagne di comunicazione e sensibilizzazione;

        il monitoraggio dello stato della sicurezza e della qualità del trasporto per individuare specifiche situazioni territoriali che necessitano di attenzione da parte della polizia locale e delle forze dell'ordine;

        la definizione di più avanzati standard di sicurezza e di qualità del trasporto;

        la promozione dell’uso di dispositivi tecnologici e di soluzioni tecniche finalizzate ad aumentare la sicurezza del servizio nelle stazioni e sui mezzi di trasporto;

        l’elaborazione di proposte per l’aggiornamento della normativa in materia di polizia, sicurezza e regolarità dei servizi di trasporto, anche per introdurre misure di prevenzione e contrasto delle aggressioni valutando, ad esempio, l’estensione del cosiddetto DASPO urbano a coloro che hanno manifestato e reiterato condotte aggressive nei confronti del personale addetto al trasporto pubblico. 

        Inoltre, i tavoli tematici dovranno elaborare specifiche Linee Guida per valutare, tra l’altro, la natura e le dimensioni del fenomeno; realizzare azioni di sensibilizzazione sul tema della sicurezza; individuare criteri per la classificazione degli eventi di violenza; formulare raccomandazioni all'utenza sul rispetto dei comportamenti a bordo dei mezzi di trasporto e sulla corretta percezione della figura del personale di front-line per il contrasto all'evasione tariffaria; individuare percorsi di reinserimento lavorativo per le vittime di forme particolarmente gravi di aggressioni e violenze e modalità di assistenza e supporto del personale a fronte delle violenze subite.

        In aggiunta, dovranno essere definite condizioni, procedure e best practice per l’adozione di misure specifiche a tutela della sicurezza.

        Tra queste rientrano: la promozione della videosorveglianza e della protezione in ambiente di lavoro; il progressivo isolamento del posto di guida degli operatori di Tpl con cabine protette per le vetture di nuova immatricolazione; la dotazione di sistemi di controllo degli accessi in stazioni (analogamente alle misure in uso negli aeroporti); la definizione di convenzioni per garantire più presenza a bordo su tratte a rischio aggressioni e di canali dedicati per ricorrere in maniera più celere alla chiamata di soccorsi; l’istituzione di un numero “nazionale” diretto di emergenza dedicato al personale e agli utenti.

 

Rilevato che

        la Regione Emilia-Romagna, fin dal 2004, proprio nell’ottica di “… incrementare il livello di sicurezza dell’esercizio in generale sui mezzi del trasporto pubblico”, ha favorito l’accesso gratuito a bordo agli appartenenti alle Forze dell'ordine “poiché si è convinti che la loro presenza è in grado di attivare e prevenire episodi di possibili aggressioni e di ridurre il tasso di evasione” (cfr.: DGR 1103/2016[4], che richiama la precedente DGR 2082/2004).

        alcune Regioni, come per esempio la Lombardia[5], il Piemonte[6] ed il Lazio[7], oltre a prevedere l’accesso gratuito al sistema di TPL per gli appartenenti alle Forze dell’Ordine (Polizia di Stato, Polizia Stradale, Arma dei Carabinieri, Polizia Penitenziaria, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Corpo dei Vigili del Fuoco, Polizia Provinciale, Polizia Municipale), hanno previsto la possibilità di accesso gratuito, con le medesime procedure, anche agli appartenenti alle Forze armate (Esercito Italiano, Aeronautica Militare e Marina Militare).

        I militari dell’Esercito Italiano, tra l’altro, partecipano da oramai 14 anni, sull’intero territorio nazionale, alla c.d. Operazione “Strade Sicure”, per presidiare i territori più critici dal punto di vista della sicurezza urbana, anche in relazione alle straordinarie esigenze di prevenzione e contrasto della criminalità e del terrorismo.

        Consentire il trasporto gratuito sui mezzi pubblici del sistema di trasporto locale anche agli appartenenti alle Forze Armate, pertanto, permetterebbe al “personale di bordo” di avere a disposizione un maggiore supporto personale, in caso di pericolo per la sicurezza, e comunque in ogni caso di necessità per l’incolumità delle persone e del servizio stesso.

 

Tutto ciò premesso, considerato e rilevato

 

IMPEGNA

 

La Giunta regionale, in linea con gli obiettivi di garantire maggiore sicurezza al personale ed agli utenti del trasporto pubblico di competenza regionale,  perseguiti dalla stessa Regione Emilia-Romagna con le delibere 2082/2004, 1103/2016 e 538/2017, in deroga all’art. 39, comma 5, L.R. 30/1998, ad estendere la gratuità del trasporto pubblico già prevista per le Forze dell’Ordine anche agli appartenenti alle Forze Armate, con le medesime modalità procedurali.

 


[1] https://www.ilrestodelcarlino.it/emilia-romagna/capitreno-aggressioni-1.7930643

[2] https://www.asaps.it/74791-_trasporto_pubblico_locale_e_regionale__contro_le_aggressioni_impegno_comune_del.html

[3] https://www.sindacatofast.it/sites/default/files/doc_pdf_inf/MOBILITA%20ATTIVITA%20FERROVIARIE.pdf

[4]https://servizissiir.regione.emilia-romagna.it/deliberegiunta/servlet/AdapterHTTP?action_name=ACTIONRICERCADELIBERE&operation=leggi&cod_protocollo=GPG/2016/1077&ENTE=1

[5]https://www.regione.lombardia.it/wps/wcm/connect/109d50ed-1dff-4931-8977-8a2d13032d83/DGR+5639_2021.pdf?MOD=AJPERES&CACHEID=ROOTWORKSPACE-109d50ed-1dff-4931-8977-8a2d13032d83-nSVMolt

[6]https://www.regione.piemonte.it/web/temi/mobilita-trasporti/bip-biglietto-integrato-piemonte/libera-circolazione-per-forze-dellordine-armate-ispettori-lavoro

[7]https://www.silpcgil.it/files/news/9358/docs/NUOVO%20ACCORDO%20TRENITALIA%20CON%20LE%20FORZE%20DELL'ORDINE.pdf

 

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