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Legislatura XI - Atto ispettivo ogg. n. 5835

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Oggetto:
Testo presentato:
5835 - Interpellanza in ordine alla realizzazione dei grandi hub della logistica sul territorio regionale. A firma della Consigliera: Gibertoni

Testo:

Interpellanza

 

Visti

 

        l’“Accordo di Programma ai sensi dell’art. 60 della legge regionale 21 dicembre 2017 n. 24, finalizzato alla realizzazione degli interventi a destinazione “Grande Logistica” previsti per l’ambito produttivo sovracomunale di Altedo, in Comune di San Pietro in Casale e per l’area denominata Ex Zuccherificio AIE” tra i Comuni di San Pietro in Casale, Malalbergo, Città Metropolitana di Bologna, Unione dei Comuni Reno-Galliera e con l’adesione della Società P3 Altedo s.r.l., sottoscritto l’11 dicembre 2019 e della cui approvazione si è dato avviso sul BURERT n. 286 del 29 settembre 2021;

        il Comunicato dell’Unione Reno-Galliera (Bologna) pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna - Parte seconda - n. 442 del 23 dicembre 2020 recante “Accordo di Programma in variante alla Pianificazione territoriale urbanistica ex art. 60 della L.R. n. 24/2017 in attuazione dell’accordo territoriale “Polo funzionale di Altedo – San Pietro in Casale area Ex zuccherificio” - Soc. Agroalima Spa” e la delibera del Consiglio comunale di Malalbergo, del 5 novembre 2020, recante “Modifica all’articolo 4 dell’Accordo territoriale per gli ambiti produttivi sovracomunali dell’Unione Terre di Pianura sottoscritto il 14/05/2007 per: la declinazione delle politiche del PUMS e PTM sulla logistica di grandi dimensioni maggiori di 10.000 mq di SF nell’ “Hub Metropolitano” di Altedo (San Pietro in Casale, Bentivoglio e Malalbergo); L’inserimento dell’art. 4 bis per la condivisione di una proposta di insediamento di un Polo logistico di grandi dimensioni nel Comune di Malalbergo fra la Città Metropolitana di Bologna, il Comune di Malalbergo, il Comune di Baricella, il Comune di Budrio, il Comune di Granarolo dell’Emilia, il Comune di Minerbio, il Comune di Molinella e l’Unione Reno Galliera ai sensi dell’ art. 58 l.r. 24/2017, dell'art. 9.1 del PTCP, cap. 4.2 del PUMS, e del PTM assunto in data 15 luglio 2020 - Approvazione.”;

        la delibera di Giunta regionale, 16 settembre 2019, n. 1498, recante “Parere motivato, ai sensi dell’art. 15 del D.Lgs. n. 152/2006, in merito alla valutazione ambientale del “Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) della Città Metropolitana di Bologna - adottato con atto del Sindaco metropolitano n. 248, del 27 novembre 2018”;

        il Rapporto “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici. Edizione 2022” delibera n. 177/2022 del Consiglio del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) che svolge le attività di monitoraggio del territorio e del consumo di suolo e, insieme alla cartografia e alle banche dati degli indicatori, fornisce un quadro aggiornato dei processi di trasformazione della copertura del suolo e permette di valutare il degrado del territorio e l’impatto del consumo di suolo sul paesaggio e sui servizi ecosistemici;

        la delibera di Giunta regionale 27 luglio 2022, n. 1289, recante “Approvazione dello schema di Accordo territoriale per il contenimento degli insediamenti con funzione logistica nel territorio metropolitano di Bologna tra la Regione Emilia-Romagna e la Città Metropolitana di Bologna ai sensi dell’art. 58 legge regionale Emilia-Romagna n. 24/2017”;

        l’atto di sindacato ispettivo oggetto n. 2388 del 12 gennaio 2021, recante “Interrogazione a risposta scritta circa le cc.dd. piattaforme logistiche e la normativa regionale in materia di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). A firma della Consigliera: Gibertoni” e la relativa risposta, del 17 marzo 2021, dell’Assessore regionale a “Ambiente, Difesa del suolo e della Costa, Protezione civile”;

        l’atto di sindacato ispettivo oggetto n. 2959 del 19 marzo 2021, recante “Interrogazione a risposta scritta circa il nuovo polo logistico “Hub Metropolitano” di Altedo – San Pietro in Casale (BO). A firma della Consigliera: Gibertoni” e la relativa risposta, del 29 aprile 2021, dell’Assessore regionale a “Ambiente, Difesa del suolo e della Costa, Protezione civile”;

        l’atto di sindacato ispettivo oggetto n. 4039 del 14 ottobre 2021, recante “Interrogazione a risposta scritta in merito alle azioni da intraprendere per evitare la realizzazione dell'Hub della logistica di Altedo – San Pietro in Casale, nell’area nord di Bologna. A firma della Consigliera: Gibertoni” e la relativa risposta, del 7 dicembre 2021, dell’Assessore regionale a “Montagna, Parchi e forestazione, Aree interne, Programmazione territoriale, Pari Opportunità”;

 

premesso che

 

        mentre l’Accordo territoriale che avrebbe dovuto portare alla realizzazione del gigantesco Hub della logistica di Altedo è fortunatamente naufragato, grazie alla bocciatura dello stesso progetto nel Consiglio comunale di Budrio, uno degli otto enti chiamati a pronunciarsi sulla realizzazione dell'opera prevista nel territorio del Comune di Malalbergo, e ciò un anno fa, ad ottobre 2021, invece, il nuovo Hub della logistica che dovrebbe essere realizzato nella stessa zona, ma nel territorio del Comune di San Pietro in Casale continua ad andare avanti;

        quello di Altedo era solo uno dei quattro ambiti territoriali che la Città Metropolitana di Bologna aveva previsto, due anni addietro, con il PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) per la destinazione a grandi poli della logistica, gli altri erano: Valsamoggia (Martignone), l’area di Imola e Castel San Pietro, previsioni che rendevano inutile, di fatto, la pianificazione territoriale precedente che aveva programmato insediamenti simili solo nell’area dell’Interporto di Bologna;

        la manifestazione che si era svolta il giorno 6 febbraio 2021, sui terreni agricoli dove sarebbe dovuto sorgere il nuovo polo logistico di Altedo era contraria alla realizzazione complessiva del progetto, quello appunto della realizzazione di un nuovo hub della logistica tra Altedo e San Pietro in Casale, nella pianura a nord di Bologna;

 

considerato che

 

        il PUMS della Città Metropolitana di Bologna, di fatto, prevedeva lo sviluppo di quattro grandi HUB logistici per ciascuna delle quattro uscite autostradali presenti nel territorio di pianura bolognese, fuori dall’ambito strettamente urbano, con un consumo di suolo per circa 300-400 ettari e, di fatto, abbandonando ogni relazione con l’intermodalità presente, quindi, con una possibilità di sviluppo di modalità sostenibili di trasporto;

        era già ben noto che quello della logistica è uno dei settori produttivi che consuma più suolo in assoluto ma solo dopo la pubblicazione dei dati sul consumo di suolo, contenuti nel Rapporto “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici. Edizione 2022”, che vedono l’Emilia-Romagna terza in Italia con 658 ettari cementificati nel 2021, la Città Metropolitana di Bologna ha approvato, il 27 luglio 2022, un Accordo territoriale, sancito dalla delibera di Giunta regionale 27 luglio 2022, n. 1289, per contenere il consumo di suolo che, prendendo atto che il PUMS della Città Metropolitana di Bologna aveva favorito l’esplosione delle domande per la realizzazione di nuovi poli logistici nel territorio bolognese, in pratica dando il via libera alla realizzazione di nuovi insediamenti in prossimità delle uscite autostradali, bloccava i poli logistici non ancora autorizzati, in realtà evitando accuratamente di bloccare i progetti di nuovi HUB logistici a San Pietro in Casale e Valsamoggia;

 

evidenziato che

 

        sono stati necessari anni alla Giunta regionale anni per comprendere ciò che era ben noto, e messo nero su bianco anche in diversi atti di sindacato ispettivo della scrivente, e cioè che “le piattaforme logistiche comportano un impiego di suolo molto elevato in quanto la funzione logistica necessita di ampie superfici fondiarie che consumano vaste porzioni di terreni agricoli o naturali” e che “lo scenario normativo attuale impone precisi limiti al consumo di suolo, un utilizzo sistematico di territorio per insediamenti logistici consuma risorse insediative che dovrebbero essere riservate agli insediamenti ad alto valore aggiunto” a cui bisognerebbe aggiungere che la logistica porta anche un lavoro dequalificato, dove i diritti dei lavoratori spesso non sono garantiti;

        affinché la scelta intrapresa con la delibera di Giunta regionale 27 luglio 2022, n. 1289, sia realmente efficace, considerando che il progetto del gigantesco Hub della logistica di Altedo è fortunatamente naufragato autonomamente con la votazione negativa del Consiglio comunale di Budrio, bisognerebbe estenderlo all’intero territorio regionale e a tutti i progetti già in corso, come quello di San Pietro in Casale e quello di Valsamoggia.

 

Interpella la Giunta regionale per sapere:

 

        se non ritenga necessario estendere, quella che è una sostanziale tardiva moratoria ai grandi Hub della logistica nella Città Metropolitana di Bologna, intrapresa con la delibera di Giunta regionale 27 luglio 2022, n. 1289, all’intero territorio regionale e a tutti i progetti già in corso, come quello di San Pietro in Casale e quello di Valsamoggia, evitando di convenire su ciò fra qualche anno, come già accaduto in passato, ed evitando che la Regione Emilia-Romagna continui ad offrire il proprio territorio all’aumento, di fatto incontrollato considerata la corsa di ciascun ente locale a “regalare” il proprio territorio, di queste piattaforme logistiche e quindi ad un settore come quello della grande logistica che è “un insieme di tecniche e protocolli che consentono alle imprese di cercare i salari più bassi in qualsiasi parte del mondo” insieme alle più convenienti condizioni ambientali e fiscali.

 

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