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Legislatura XI - Atto ispettivo ogg. n. 6211

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Oggetto:
Testo presentato:
6211 - Interpellanza sulla possibilità di implementare le attività a supporto del calendario faunistico-venatorio, in collaborazione con le associazioni dei cacciatori e gli ATC. A firma dei Consiglieri: Bargi, Delmonte, Pompignoli, Montevecchi, Occhi, Liverani, Rainieri, Catellani, Rancan, Facci

Testo:

INTERPELLANZA

 

Ai sensi dell’art. 115 del regolamento interno

 

I sottoscritti Consiglieri Regionali

 

Premesso che

 

Dalle tabelle del Bollettino Ufficiale (BURERT) n. 110 del 19/04/2021 emerge una costante diminuzione dei cacciatori residenti in Emilia-Romagna, nonché degli iscritti agli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) regionali.

 

Lo scorso ottobre numerose associazioni animaliste ed ambientaliste hanno presentato ricorso al Tar contro il calendario venatorio dell’Emilia-Romagna, contestando la chiusura della caccia ai turdidi e alla beccaccia fissata dalla Regione al 19 gennaio e quella a tutti gli uccelli acquatici al 20 gennaio, rifacendosi al parere non vincolante di Ispra e al suggerimento di chiusura anticipata al 31 dicembre di queste specie. In primo grado, il Tar ha respinto la richiesta di sospensiva dando ragione alle associazioni venatorie e alla Regione. Ma le associazioni animaliste hanno impugnato la sospensiva davanti al Consiglio di Stato il quale, con ordinanza del 21 ottobre 2022, ha dato loro ragione, anticipando la chiusura del prelievo alla beccaccia, ai turdidi e a tutti gli uccelli acquatici.

La Giunta regionale dell’Emilia-Romagna il 19 dicembre 2022 con delibera n. 2270 ha modificato le date di chiusura del prelievo venatorio di alcune specie migratorie, anticipandole al 31 dicembre 2022, in ottemperanza alla ordinanza del Consiglio di Stato n. 5027/22, sebbene l’udienza di merito sollecitata da quest’ultimo al Tar non sia ancora stata fissata e che il termine ultimo sia la fine di dicembre.

Risulta perciò evidente la non volontà della Regione Emilia-Romagna di ricercare strade alternative aspettando il giudizio di merito del TAR di Bologna, al contrario di quanto fatto, ad esempio, dalla Regione Toscana.

 

Considerato che

 

La decisione della Regione Emilia-Romagna implica che per i nostri cacciatori venga meno quasi un mese di prelievo di queste specie, generando una limitazione alla loro attività che ne disincentiva la volontà di rinnovare le iscrizioni agli ATC regionali.

 

Il mondo venatorio, per confermarsi anche nei numeri e non alimentare ulteriori forme di disinteresse e disaffezione, richiede strumenti di programmazione certi e non continue modifiche limitative in corso d’esercizio della stagione di caccia.

 

E’ quindi indispensabile che le previsioni di Calendario Venatorio siano rafforzate e supportate anche da tutti quei dati scientifici mirati a dimostrare la bontà delle scelte.

 

A tale proposito si vuole evidenziare come in altre Regioni, quali ad esempio Abruzzo, Veneto e Toscana, con la collaborazione di ATC, cacciatori formati e operatori cinofili, siano già organizzate specifiche attività di monitoraggio, per esempio alla Beccaccia, mirate a fornire indicazioni specifiche a supporto dei periodi di svernamento e migrazione prenunziale. Si tratta principalmente di censimenti svolti con l’ausilio di cane da ferma secondo il protocollo ISPRA nonché analisi del piumaggio delle beccacce prelevate durante il prelievo venatorio per stabilirne l’età. Tali attività consentono di dare una collocazione temporale all’animale sul territorio di caccia, quindi indicazioni dei periodi di effettiva migrazione.

Sono inoltre attivi, in collaborazione con l’Università di Milano, programmi di monitoraggio tramite marcaggio delle beccacce con GPS. 

 

Interrogano la Giunta Regionale per sapere

 

Se quanto sopra esposto corrisponda al vero.

 

Quali siano gli intendimenti della Regione per evitare il ripetersi di queste situazioni;

 

in particolare, se voglia implementare le attività a supporto del calendario faunistico-venatorio in collaborazione con le associazioni dei cacciatori e gli ATC;

 

se intenda garantire in futuro la continuità e la certezza del calendario faunistico-venatorio assicurando stabilità all’attività dei cacciatori e mettendo fine a sperequazioni che disincentivano le iscrizioni agli ATC.

 

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