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Legislatura XI - Atto ispettivo ogg. n. 6218

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Oggetto:
Testo presentato:
6218 - Interrogazione a risposta orale in commissione in merito al progetto di nuovo polo logistico nel comune di Medesano (PR) e alla relativa richiesta di Variante al Piano Urbanistico Attuativo (PUA) vigente. A firma della Consigliera: Zamboni

Testo:

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE IN COMMISSIONE

 

PREMESSO CHE

 

        lo scorso 26 agosto Iniziative Generali Immobiliari Srl e Studio Associato Arch Oddi hanno depositato una richiesta di Variante al Piano Urbanistico Attuativo (PUA) relativa all’Ambito per attività produttive sovracomunali “APS Medesano”, un’area agricola identificata dai vigenti strumenti urbanistici comunali come ambito per attività produttive di rilievo sovracomunale;

        con la Variante si intende modificare l’assetto definito nel PUA per l’area in questione, sostituendo la previsione di 30 fabbricati destinati ad attività artigianali con quella di 3 grandi fabbricati che racchiuderebbero l’intera volumetria del piano precedente e la cui funzione è indicata come “di tipo prevalentemente produttivo logistico”;

        il progetto prevede l’urbanizzazione e la cementificazione di un’area di 32 ettari di terreno attualmente agricolo, attraverso la costruzione di fabbricati per circa 150mila metri quadri e la realizzazione di strade e parcheggi interni a copertura quasi totale dell’area oggi agricola;

        il progetto non prevede la realizzazione di opere di compensazione, né l’adeguamento delle strade attorno all’area, né in direzione dei principali assi viari. Non è inoltre previsto un collegamento alla rete ferroviaria;

        i proponenti della Variante non indicano nella relazione tecnica e nel progetto presentati l’intenzione di modificare le funzioni principali assegnate all’area dal Piano Operativo Comunale: funzione produttiva manifatturiera e assimilabile e funzioni direzionali e complessi terziari;

        i proponenti non allegano alla proposta di Variante alcuno Studio di impatto ambientale in base al principio di non duplicazione delle valutazioni (articolo 9 della Legge regionale 24/2017), in quanto non ritengono che la proposta incida sulle valutazioni già contenute nel PUA approvato.

 

EVIDENZIATO CHE

 

        il dibattito sviluppatosi localmente sulla proposta di Variante, la conformazione dei fabbricati illustrata nel progetto, l’indicazione nella relazione tecnica illustrativa generale di “immobili destinati ad ospitare funzioni di tipo prevalentemente produttivo logistico”, e le stesse immagini contenute nella relazione lasciano pochi dubbi sull’intenzione dei proponenti di realizzare un polo logistico;

        a metà novembre scorso, durante la fiera della logistica che si è tenuta a Piacenza, è emerso che la Zona Logistica Semplificata (ZLS) del porto di La Spezia, che verrà attivata nel 2023, oltre a comprendere il Porto di La Spezia e il retroporto di Santo Stefano Magra, integrerà anche le aree di Medesano e Noceto in provincia di Parma;

        in base a tutti questi dati si può affermare che la variante al PUA prefigura la realizzazione di un polo logistico di 32 ettari destinato a servire da deposito per i container dei porti liguri di Genova e La Spezia nel comune di Medesano su terreni agricoli fertili, in un’area di elevato valore ambientale e paesaggistico, prossima all’ambito pedecollinare e al Parco del Taro.

 

RICORDATO CHE

 

        la richiesta di Variante fa riferimento ad una previsione urbanistica precedente all’approvazione della Legge regionale 24 del 2017, e pertanto la sua validità risponde a quanto disposto nella normativa previgente, la Legge regionale 10 del 2000, e alle norme della Legge 24 che regolano l’Attuazione degli strumenti urbanistici vigenti (art. 4);

        la Legge regionale 24 del 2017 prevede il termine perentorio di quattro anni dall’entrata in vigore della legge - l’1/1/2018 - per la presentazione di nuovi Piani urbanistici attuativi o loro varianti. Tale termine è scaduto il 31/12/2021, tuttavia, in risposta alle sollecitazioni di alcune amministrazioni comunali, la Regione sì è espressa affermando, attraverso i pareri del Servizio giuridico del territorio, che la presentazione di varianti specifiche è ammessa anche dopo il 1/1/2022 a condizione che dette varianti non costituiscano un nuovo esercizio della funzione pianificatoria, ma riguardino solo aspetti che non presentino significativi ambiti di discrezionalità.

 

CONSIDERATO CHE

 

        la Variante in questione presuppone obiettivi e un impatto sul territorio di natura profondamente diversa da quelli del progetto approvato nel precedente PUA, la cui variazione comporta scelte di natura pianificatoria;

        in base alla legge regionale n. 10 del 2000, i poli logistici rientrano all’interno di poli funzionali, i quali sono individuati in coerenza con gli strumenti di programmazione urbanistica provinciale e regionale;

        concedere l’autorizzazione all’insediamento di un nuovo polo logistico su terreni agricoli in una area a vocazione rurale appare in contrasto con le finalità della Legge regionale 24/2017:

-          contenere il consumo di suolo quale bene e risorsa non rinnovabile;

-          favorire la rigenerazione dei territori urbanizzati;

-          tutelare e valorizzare il territorio nelle sue caratteristiche ambientali e paesaggistiche;

-          tutelare e valorizzare i territori agricoli;

-          contribuire alla tutela ed alla valorizzazione degli elementi storici e culturali del territorio regionale;

-          promuovere le condizioni di attrattività del sistema regionale;

        il territorio dell’Emilia-Romagna ha visto e vede negli ultimi anni un aumento imponente degli investimenti in infrastrutture dedicate alla logistica, investimenti non di rado di natura speculativa, che restituiscono al territorio un numero contenuto di posti di lavoro a fronte di un consistente impatto ambientale in termini di consumo di suolo, deturpamento del paesaggio, aumento dell’inquinamento atmosferico e acustico a causa del trasporto su gomma, impatto sulla viabilità di prossimità. Un trade-off tutto negativo tra manodopera a basso costo e forte impatto ambientale.

 

RILEVATO CHE

 

        il neonato “Comitato Ghiaie - No Logistica” ha presentato diverse osservazioni alla proposta di Variante nelle quali contesta diverse criticità, tra cui:

-          la scelta della procedura amministrativa e la mancanza di una analisi di impatto ambientale nella Variane al PUA;

-          le gravi conseguenze che la realizzazione del polo logistico avrebbe sulla viabilità locale già congestionata e sulla rete viaria non adeguata ad un traffico pesante. In direzione dei due caselli autostradali più vicini (Fornovo e Parma Ovest) il traffico sarebbe costretto a transitare sulla viabilità ordinaria e ad attraversare diversi centri abitati;

-          il consumo di suolo agricolo fertile a fronte della presenza nel medesimo territorio di numerosi insediamenti in stato di abbandono o comunque adatti ad ospitare piattaforme logistiche;

-          il mancato rispetto dei principi di tutela e valorizzazione del territorio e dei principi della Legge regionale 24/2017 che disciplina la tutela e l'uso del territorio;

-          la totale assenza di azioni compensative a fronte dell’impatto ambientale e del danno arrecato agli abitanti dell’area coinvolta. Abitanti che non di rado hanno scelto l’area come residenza proprio per il valore naturalistico e paesaggistico che rischiano di essere compromessi dal progetto;

        anche Legambiente ha presentato una nota contenente osservazioni alla proposta di Variante in cui contesta:

-          carenze nel percorso decisionale

-          l’impatto del traffico pesante

-          il consumo di suolo.

 

RILEVATO INOLTRE CHE

 

        lunedì 12 dicembre si è tenuto al Teatro Adolfo Tanzi di Felegara un incontro convocato dal Comitato Ghiaie - No Logistica dal titolo: “Polo Logistico di Medesano? no, grazie”. All’incontro sono intervenuti, in rappresentanza dell’amministrazione comunale di Medesano, il Sindaco Michele Giovannelli e l’assessore all’urbanistica Gianpaolo Cantoni;

        il 22 dicembre u.s. è stata discussa in Consiglio comunale una interrogazione avente per oggetto il “Nuovo polo logistico di 32 ettari a Medesano”;

        ad oggi la Giunta comunale di Medesano non si è ancora espressa in merito alla richiesta di variante di cui in premessa.

 

TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO

INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE PER SAPERE

 

        se, in base alla legislazione regionale vigente, ritenga che la procedura di Variante al Piano Urbanistico Attuativo in discussione al Comune di Medesano relativa all’Ambito per attività produttive sovracomunali “APS Medesano” sia adeguata rispetto all’impatto effettivo che tale modificazione comporterebbe nella pianificazione urbanistica o, al contrario, se non ritenga utile sollecitare una verifica in tal senso da parte dell’amministrazione provinciale competente;

        se non ritenga che il progetto di insediamento di un polo logistico di 32 ettari, come quello prefigurato nella Variante in questione, richiede la presentazione contestuale dello Studio di impatto ambientale, il coinvolgimento dei comuni coinvolti nell’ambito produttivo sovracomunale, la modifica del PUG e degli strumenti urbanistici di livello provinciale o di Area vasta, con predisposizione del normale percorso di Valutazione di impatto ambientale da parte dalle Regione.

 

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