Espandi Indice

Legislatura XI - Atto ispettivo ogg. n. 6435

Share
Oggetto:
Testo presentato:
6435 - Interpellanza relativa all'introduzione in cattività di alcuni esemplari di cervo della Mesola (Cervus elaphus italicus) nell'area di Ca' Giansanti, situata all'interno della Pineta di Classe (RA). A firma della Consigliera: Gibertoni

Testo:

Interpellanza

 

Visti

 

        la Procedura per il Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR) comprensivo di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) ai sensi del D.Lgs. n. 152/2006 e della L.R. n. 4/2018 e della L.R. n. 21/2004, Valutazione di incidenza ambientale, Variante urbanistica agli strumenti comunali, VALSAT ai sensi della L.R. 24/2017 per il progetto “Comparto di sviluppo Ponticelle: piattaforma polifunzionale HEA e piattaforma bio-recupero ENI REWIND” localizzato nell’area denominata Ponticelle presso il polo industriale nel Comune di Ravenna (RA) e presentato congiuntamente da HEA S.p.A. ed ENI Rewind S.p.A.;

        lo Schema di Convenzione, che stabilisce le Misure di compensazione, tra il Comune di Ravenna, HEA S.p.A. ed ENI REWIND S.p.A. relative alla Procedura per il provvedimento autorizzatorio unico regionale (PAUR) ai sensi dell’art. 27-bis del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii. e della L.R. Emilia-Romagna n. 4/2018 e ss.mm.ii. per il progetto “Comparto di sviluppo Ponticelle: piattaforma polifunzionale HEA e piattaforma bio-recupero ENI REWIND” localizzato nell’area denominata Ca’ Ponticelle presso il polo industriale nel Comune di Ravenna (RA) tra il polo chimico e il complesso artigianale Bassette, presentato congiuntamente da HEA S.p.A. ed ENI REWIND S.p.A.;

        il Piano Territoriale della Stazione “Pineta di Classe e Saline di Cervia” del Parco regionale del Delta del Po, approvato con deliberazione di Giunta regionale n. 489 del 23 aprile 2012 e il Piano Territoriale della Stazione “Volano - Mesola - Goro” approvato deliberazione di Giunta regionale n. 1626 del 31 luglio 2001;

        il Programma nazionale di conservazione del Cervo della Mesola redatto nel 2010 dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Direzione per la Protezione della Natura e dall’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (oggi Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - ISPRA);

 

premesso che

 

        è notizia di poche settimane fa dell’approvazione del progetto di Ca’ Giansanti, nell’ambito delle azioni di compensazione del progetto “Ponticelle” che vedrà l’introduzione in cattività del Cervo della Mesola e la piantumazione di 2.000 nuovi alberi nella Pineta di Classe, ciò secondo l’annuncio del direttore del Parco del Delta del Po dell’Emilia-Romagna;

        il Progetto “Ponticelle” prevede la realizzazione e l’esercizio di due impianti di trattamento rifiuti: una “Piattaforma polifunzionale”, di competenza di HEA S.p.A., per lo smaltimento ed il recupero di rifiuti pericolosi e non pericolosi di potenzialità massima di recupero e smaltimento di 60.000 tonnellate/anno di rifiuti, di cui fino a 45.000 tonnellate/anno di rifiuti pericolosi e una “Piattaforma bio-recupero”, di competenza di Eni Rewind S.p.A., per il recupero di rifiuti speciali non pericolosi attraverso processi che portano alla produzione di terreni ed inerti che cessano la loro qualifica di rifiuti (End of Waste – EoW, ex art.184-ter del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.), con una potenzialità massima di recupero di 80.000 ton/anno di rifiuti non pericolosi;

        il Comune di Ravenna, a seguito dei confronti intercorsi in riferimento alle misure di compensazione previste e proposte ha individuato e proposto alle due suddette Società, per la messa a dimora di specie arboree in attuazione delle misure di compensazione previste dal progetto, l’area denominata Ca’ Giansanti, di proprietà della medesima Amministrazione Comunale di Ravenna, ubicata all’interno della “Pineta di Classe”, ricompresa nel Parco Regionale del Delta del Po e nell’area SIC/ZSC-ZPS - IT4070010, previa l’esecuzione di interventi funzionali e propedeutici alle piantumazioni, da attuarsi quali ulteriori misure di compensazione richieste, in particolare, tali ulteriori interventi, finalizzati ad un recupero ambientale e ripristino naturalistico dell’area, riguardano la rimozione/demolizione di vecchie strutture ed opere dell’ex centro avifaunistico ex - ARIS (Azienda Regionale per l’Incremento della Selvaggina poi Azienda per il riequilibrio faunistico ed ittico del territorio dell’Emilia - Romagna di cui alla legge regionale n. 25 del 1977 della Regione EmiliaRomagna poi soppressa nel 1993 con L.R. 16/93);

        l’area di Ca’ Giansanti è situata all’interno della Pineta di Classe, immediatamente a sud del Fosso Ghiaia ed in adiacenza alla zona umida dell’Ortazzo, su una superficie complessiva di circa 11 ettari, ed è sottoposta a vincolo paesaggistico ex art. 142 del D.Lgs. n. 42/2004, vincolo idrogeologico (R.D. 3267/1923), appartiene al Parco Regionale del Delta del Po e, quindi rientra nel Piano Territoriale Pineta di Classe e Salina di Cervia, nonché alla Rete Natura 2000: ZSC/ZPS IT4070010 “Pineta di Classe” e infine sottoposta ai vincoli del PTCP di Ravenna nell’ambito delle Zone di tutela naturalistica – di conservazione (Art. 3.25a), Sistemi dunosi costieri di rilevanza storico documentale paesistica (Art. 3.20d) e Bonifiche (Art. 3.23);

 

considerato che

 

        successivamente alla rimozione/demolizione delle vecchie strutture ed opere dell’ex centro avifaunistico, cioè il sistema di voliere (entro cui venivano mantenuti in cattività i fagiani) realizzate con rete in materiale plastico antigrandine su elementi di sostegno metallici e lignei, le tettoie in struttura metallica e copertura in lastre di fibrocemento (materiale potenzialmente contenente amianto) con relativi sistemi in pvc per l’alimentazione di cibo ed acqua e 3 fabbricati con copertura in lastre di fibrocemento (materiale anche questo potenzialmente contenente amianto) l’area, nelle intenzioni dell’Ente Regionale per i Parchi e la Biodiversità - Delta del Po, del Comune di Ravenna e dei Carabinieri Forestali Comando Ufficio Territoriale per la Biodiversità Punta Marina, dovrebbe essere destinata in futuro a ospitare un recinto faunistico per l’introduzione in cattività di 1015 esemplari di cervo della Mesola (Cervus elaphus italicus), una sottospecie del cervo autoctona del Bosco della Mesola, nel ferrarese;

        il direttore dell’Ente Regionale per i Parchi e la Biodiversità – Parco Delta del Po intervistato, lo scorso 19 gennaio 2023, ha dichiarato: “il piano nazionale redatto da Ispra per la sopravvivenza di questa specie prevedeva due opzioni: la prima, quella di trovare aree in natura che fossero sufficientemente lontane da quelle in cui si verifica la presenza del cervo nord-europeo, con il quale il Cervo della Mesola si accoppia, la seconda quella di creare dei nuclei in cattività, dei recinti in cui conservare alcuni animali per evitare che questa sottospecie scompaia, un nucleo è già stato realizzato a Punta Marina ad esempio, e un altro verrà realizzato appunto nella Pineta di Classe, i cervi, naturalmente, sono tenuti recintati separati dai daini, in quanto diversamente sarebbero in competizione per le risorse”.

 

Interpella la Giunta regionale per sapere:

 

        se la introduzione del Cervo della Mesola nella Pineta di Classe, inizialmente all’interno di una recinzione, sia un ulteriore passo in avanti verso il totale sterminio dei daini presenti nella Pineta di Classe (così come per quelli del nucleo di Lido di Volano) di cui si sostiene, ormai da anni, la pericolosità per il Cervo, per l’agricoltura e per la sicurezza stradale, salvo non dimostrare nessuno di questi assunti e non porre in essere nessuna strategia di convivenza o risoluzione dei problemi.

 

Espandi Indice