Testo:
INTERPELLANZA
Oggetto: Esiti delle misure per il risparmio energetico attuate nelle sedi regionali
Il sottoscritto Consigliere Valentina Castaldini
premesso che:
in un momento di profonda crisi energetica, che sta chiedendo particolari sacrifici ai cittadini e sta mettendo in gravissima difficoltà tutto il tessuto produttivo regionale, le istituzioni sono tenute ad attuare per prime buone pratiche, in segno di assoluta vicinanza ai cittadini;
chi lavora quotidianamente negli uffici del Fiera District conosce benissimo i problemi di climatizzazione interna irrisolti da anni e, ultimamente, il livello di occupazione degli uffici;
constatato che:
la Regione Emilia-Romagna utilizza al momento 60 sedi in tutto il territorio regionali, di cui 18 in locazione, per un totale annuo che sfiora i 10 milioni di euro e le circa 4.000 postazioni;
escludendo le sedi di Protezione Civile, le altre 41 sedi dispongono in media di 48 postazioni per sede;
in Fiera District la Regione dispone di 7 sedi, di cui 4 in locazione, per un totale di circa 2.300 postazioni;
riscontrato che:
Il Pola, Piano del lavoro agile, per il triennio2021-2023 prevede di risparmiare 3 milioni di euro l’anno in modo stabile solo a partire dal 2023;
ad oggi le postazioni per smart-working attivate o in corso di attivazione non hanno comportato di pari passo la chiusura di stanze, piani o parti delle strutture in utilizzo;
sottolineato che:
in risposta ad un atto ispettivo del sottoscritto consigliere, l’assessore Corsini, in data 05/12/2022 affermava che:
si è proceduto ad azioni di efficientamento e minimizzazione dei consumi realizzabili cercando di intervenire su ogni singolo impianto, modulando gli orari di accensione nell’arco della giornata e della settimana e diminuendo le temperature in conformità alla normativa vigente;
la Regione avrebbe proceduto all’installazione di termostati più efficienti, all’installazione di sensoristica per rilevazione di presenza, ad interventi di relamping e sistemi di gestione dell’energia di ultima generazione;
si sarebbero valutate eventuali chiusure di sedi, temporanee o definitive, per massimizzare l’utilizzo degli spazi e ottimizzare lo spostamento dei collaboratori regionali e l’efficacia dello smart working, in quanto la Regione, in forza di una flessibilità organizzativa, era in grado di decidere in modo razionale le sedi da mantenere e quelle da dismettere, scelta che poteva essere compiuta sempre in risposta a scenari che cambiano con grande velocità;
la disciplina prevede fino all'80% delle giornate lavorate a distanza per:
chi è titolare di certificazione 104 ai sensi dell’art. 3, comma 1 e 3 (per sé o per assistenza familiari),
genitori con figli minori di anni 14 per cura e assistenza del minore;
la disciplina prevede fino al 100% delle giornate lavorate a distanza per:
chi ha un certificato medico rilasciato dagli organi medico-legali competenti che attesta una condizione di rischio per immunodepressione, patologie oncologiche, terapie salvavita,
future mamme,
chi ha una certificazione rilasciata dal medico con una prescrizione per lavorare a distanza;
per tutti gli altri casi la disciplina del Lavoro Agile prevede un numero di giornate in presenza pari al 50% delle giornate lavorate in ogni semestre, al netto delle giornate di assenza autorizzate a qualsiasi titolo;
si stima che quasi 1.300 dipendenti siano in presenza al massimo un giorno a settimana o addirittura non devono mai presenziare e altri 2.500 dipendenti debbano rendere in presenza il 50% delle giornate;
si stima che ogni giorno almeno il 40% delle postazioni disponibili siano inutilizzate, pur mantenendo attive climatizzazione e illuminazione;
si interpella la Giunta per chiedere:
quanti termostati di nuova generazione e sensori sono stati sostituiti;
quanti corpi illuminanti siano stati sostituiti e siano di ultima generazione e ad alta efficienza, e quanti invece siano ancora da sostituire;
in che modo siano stati razionalizzati gli spazi, quante sedi sono state dismesse, anche temporalmente e quanti collaboratori sono stati spostati in altre sedi;
quale sia l’esito delle analisi di consumo, in particolare in relazione ai consumi dell’anno precedente;
a quanto ammonti il risparmio a seguito delle politiche attuate.