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Legislatura XI - Atto ispettivo ogg. n. 6525

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Oggetto:
Testo presentato:
6525 - Interpellanza sulle problematiche riscontrate nelle dimissioni protette, con particolare riguardo all'AUSL di Piacenza. A firma dei Consiglieri: Stragliati, Rancan

Testo:

INTERPELLANZA

 

(ex articolo 115 Regolamento interno dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia - Romagna)

 

Premesso che:

        La dimissione protetta è una dimissione da un contesto sanitario che prevede una continuità di assistenza e di cura attraverso un programma concordato tra il medico curante, i servizi sociali territoriali dell’ASL di appartenenza e dell’Ente Locale.

        In sintesi, è un insieme di azioni che costituiscono il processo di un passaggio organizzato di un paziente dall’ambiente ospedaliero o similare ad un ambiente di cura di tipo familiare, al fine di garantire la continuità assistenziale e promuovere percorsi di aiuto a sostegno della salute e del benessere della persona tramite interventi coordinati tra sanitario e sociale.

 

Considerato che:

        Tale tipo di approccio multidisciplinare di pianificazione della dimissione, sviluppato prima che il paziente sia dimesso, migliora la qualità della vita, l'integrazione tra ospedale e territorio e tra i professionisti socio-sanitari coinvolti nel processo di assistenza e di cura.

        Il percorso di dimissioni protette presuppone una forte sinergia tra i servizi coinvolti e in modo particolare protocolli integrati AUSL/Comuni che rendano efficaci gli interventi.

 

Preso atto che:

        Da anni l’AUSL di Piacenza ha elaborato protocolli interni riguardante la dimissione protetta riguardanti esclusivamente il percorso sanitario.

        Il servizio sociale territoriale viene coinvolto con ritardo, quando invece sarebbe necessario agire congiuntamente in considerazione del fatto che l’assistente sociale, potendo valutare la situazione sociale (abitativa/economica/familiare) dell’utente è in grado di coniugare i bisogni sociali con quelli sanitari evidenziati dagli operatori sanitari.

        Questa mancanza di sinergia determina diverse criticità: tempistiche nella comunicazione delle dimissioni protette alla famiglia e al servizio sociale che si trova in difficoltà ad organizzare con tempestività il rientro al domicilio del familiare/utente; ritardi nella prescrizione di ausili che possono servire al domicilio; mancata tempestiva attivazione dei trattamenti fisioterapici da parte del curante con conseguente necessità di rivolgersi al privato con connessi costi da sostenersi.

 

INTERPELLA LA GIUNTA REGIONALE PER SAPERE

 

Se é a conoscenza della situazione e cosa intenda fare per migliorarla.

 

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