Testo:
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE IN COMMISSIONE
Oggetto: Garantire gli stessi servizi agli assistiti del SSR sprovvisti del medico di medicina generale.
Il sottoscritto Consigliere
premesso che:
negli ultimi anni si sta assistendo a una vera e propria crisi della medicina territoriale:
sono tantissimi i casi, resi noti attraverso la stampa e le interrogazioni alla giunta regionale, di medici che cessano l’incarico di medico di medicina generale per pensionamento o per altri motivi, e che non vengono sostituiti per mancanza di medici convenzionati;
la Regione, avendo contezza del problema è intervenuta cercando almeno di mitigare l’impatto, sovvenzionando 57 borse di studio al corso triennale di formazione specialistica nel 2022;
visto che:
chi è sprovvisto di un medico di medicina generale, pur essendo residente in Emilia-Romagna e quindi assistito dal SSR non può avere accesso ad alcuni servizi erogati dalla Regione, come la refertazione di esami ematici e iter diagnostici all’interno del proprio Fascicolo Sanitario Elettronico;
rilevato che:
la maggior carenza di medici di base si registra in aree appenniniche, montane e disagiate, che sono generalmente abitate da una popolazione anziana e hanno meno presenza di servizi come case della salute e CUP;
constatato che:
per il ritiro di un referto, che potrebbe essere consegnato digitalmente appena pronto si costringe l’assistito, spesso in condizioni di salute non perfette, a spostamenti anche rilevanti;
la prescrizione di un farmaco, anche salvavita, da parte di un qualsiasi medico del SSR, non è consultabile all’interno del FSE e non è disponibile alla rete di farmacie convenzionate, ed il paziente è costretto al ritiro della ricetta cartacea;
evidenziato che:
come la Giunta Regionale non manca di sottolineare quasi giornalmente, il sistema sanitario regionale deve essere garantito e universalistico, mentre emerge una grossa disparità nell’erogazione di servizi a chi non ha la possibilità di avere un Medico di Medicina Generale;
si chiede alla Giunta:
se non ritenga che il Sistema Sanitario Regionale debba erogare gli stessi servizi anche a chi, spesso per mancanza di medici, si trova sprovvisto di un Medico di Medicina Generale.