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Legislatura XI - Atto ispettivo ogg. n. 6705

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Oggetto:
Testo presentato:
6705 - Interrogazione a risposta orale in commissione sulla frana che lo scorso 1° marzo ha coinvolto la strada provinciale "Fondo Valle Savena", all'altezza delle Gole di Scascoli, nel territorio di Loiano. A firma del Consigliere: Mastacchi

Testo:

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE IN COMMISSIONE

“frana Fondo Valle Savena”

 

Il sottoscritto Marco Mastacchi Presidente del Gruppo RETE CIVICA Progetto Emilia-Romagna

 

Premesso che

        il 1 marzo u.s., un evento franoso ha coinvolto la strada provinciale “Fondo Valle Savena”, precisamente all’altezza delle Gole di Scascoli, nel territorio di Loiano, dove massi grandi come auto si sono staccati dalla montagna, per poi rovinare al suolo sulla Fondovalle Savena, impattando e spezzando anche il parapetto di metallo che sarebbe dovuto servire proprio da contenimento;

        l’evento franoso è avvenuto, a seguito delle copiose precipitazioni di neve e pioggia che hanno coinvolto l’Appennino e a tratti anche la città di Bologna, nel tratto curvilineo della Fondovalle alle Gole di Scascoli in territorio di Loiano e per fortuna in quel momento non passavano auto, quindi non si sono registrati feriti ma grandi disagi alla circolazione;

        la strada provinciale, di competenze della Città Metropolitana, è stata chiusa al transito di via dei Mulini, dall’intersezione con via Orioli sino all’ingresso del corsello che conduce al Canile Intercomunale Savena e il traffico da Bologna verso Pianoro è deviato su via Monzuno-Brento oppure sulla ss 65 Futa, quello da Loiano è deviato su via Orioli-Anconella";

 

Evidenziato che

        durante le attività per la rimozione dei massi è emerso che c’è un movimento più profondo e più ampio che richiede quindi ulteriori approfondimenti e che non consente di riaprire la strada in sicurezza a metà mese, come si era inizialmente previsto e occorreranno diverse settimane per valutare l’entità esatta dei lavori necessari e potere quindi esprimersi con certezza sui tempi di ripristino;

        sulla Valle del Reno esistono ormai sedimentate negli anni, diverse criticità che rendono la viabilità un percorso ad ostacoli, che vanno dalla chiusura della statale 325 per lavori in corso in località Gardelletta, al casello di Rioveggio interrotto a più riprese nel 2012 e nel 2019 e ancora incompleto, al cantiere per i lavori di decostruzione e costruzione del Ponte Da Vinci, i lavori sulle gallerie della A1 di Monte Mario sempre a Sasso Marconi e per finire con il mancato collegamento tra Pianoro e Sasso Marconi nelle valli del Savena e Reno, a ciò si aggiungono periodicamente ulteriori criticità come ad esempio il distacco del materiale roccioso in località La Rupe di Sasso Marconi verificatosi a novembre 2022;

 

Considerato che

        la chiusura della Fondo Valle Savena si somma alle situazioni di emergenza che si sono concentrate negli ultimi anni sulle strade provinciali dell’Alto Appennino bolognese in cui la scarsità di manutenzioni ordinarie e di manutenzioni straordinarie, accompagnate dall’aumentata rilevanza e concentrazione delle precipitazioni, ha enfatizzato i disagi che quotidianamente affrontano coloro che vivono in quei territori;

        per queste zone l’accessibilità è sinonimo di vivibilità, oltre che condizione indispensabile per uno sviluppo territoriale e per garantire collegamenti più sicuri ed efficienti in Appennino, inoltre per i pendolari che dai comuni di Monghidoro, Loiano e Monzuno si recano a lavorare nelle zone est della Città Metropolitana (Pianoro, San Rufillo, San Lazzaro, ecc.) questa situazione incide pesantemente sulla loro mobilità, in quanto si tratta di zone difficili da raggiungere e lontane dai grandi centri abitati;

        il collegamento tra Pianoro e Sasso Marconi nelle valli del Savena e Reno, garantito dalla strada provinciale delle Ganzole è ormai diventato una necessità imprescindibile, ed è notizia recente che pur senza neve e ghiaccio anche giovedì scorso c’è stato un blocco stradale a causa di un tir e solo la realizzazione di un Passante Sud, per l’area metropolitana di Bologna, rappresenterebbe l’unica vera soluzione a una circolazione sempre più difficile per la città;

        questa situazione, oltre ad essere ormai impossibile da sopportare, dimostra come la viabilità subisca gli effetti di anni di abbandono e come lo smantellamento delle Province e il passaggio delle competenze alla Città Metropolitana, in ordine alla gestione delle strade, si sia dimostrato disastroso;

        la chiusura delle Province e il conseguente affidamento dei lavori con un sistema di grandi appalti, che non consentono una gestione puntuale delle strade ma solo interventi in fase di emergenza, ha smantellato un sistema di presidio e manutenzione delle strade, che aveva dato ottimi risultati, mentre oggi la situazione è palesemente disastrosa;

 

Interroga la Giunta regionale per sapere

 

        quali sono le azioni che sono state messe in campo dall’emergenza ad oggi e se è chiaro il quadro in cui intervenire, considerato che per la criticità in atto si stima una spesa di oltre 400mila euro di fondi, utilizzando il fondo di riserva; risorse che probabilmente anche in questo caso si potevano contenere con un’adeguata manutenzione ordinaria del territorio

        quali sono le iniziative che intende attivare per il ripristino e per la messa in sicurezza della strada provinciale “Fondo Valle Savena” e quali sono i tempi previsti, vista l’importanza che tale infrastruttura riveste per i cittadini e per le imprese del luogo, al fine di agevolare e rendere più fluido il traffico di scambio tra le due valli e puntare ad accrescere la sicurezza stradale sul nostro Appennino per scongiurare il rischio di isolamento dei suoi abitanti e delle sue imprese

 

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