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Legislatura XI - Atto ispettivo ogg. n. 6727

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Oggetto:
Testo presentato:
6727 - Interrogazione a risposta orale in commissione in merito alla riorganizzazione dei Pronto soccorso della regione e al mancato adeguamento del numero degli operatori sanitari. A firma della Consigliera: Evangelisti

Testo:

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE IN COMMISSIONE

 

La sottoscritta Marta Evangelisti, Consigliere Regionale e Presidente del Gruppo di Fratelli d’Italia - Giorgia Meloni,

 

Premesso che

        Dall’articolo “La Cisl boccia la riforma dei pronto soccorso” del quotidiano “il Resto del Carlino” del 13/04/2023, si evince, tra le altre cose, il mancato coinvolgimento del sindacato sul tema della riforma dei pronto soccorso delineata dalla Regione Emilia-Romagna;

        Alle riorganizzazioni dei pronto soccorso non corrisponde un adeguamento di personale;

 

Considerato che

        Il segretario del sindacato Cisl nell’Ausl di Bologna (…), oltre a denunciare il mancato invito alla Conferenza territoriale socio-sanitaria in occasione della discussione delle riorganizzazioni, sottolinea la forte criticità relativa al personale del comparto all’Ausl di Bologna, anche a seguito del blocco del turnover;

        Il segretario riferisce della mancata presentazione del piano di riduzioni estive a garanzia delle ferie per il personale da parte dell’Ausl, criticità da considerare a seguito della volontà dei vertici Ausl di anticipare le mini-riorganizzazioni nel periodo tra maggio e giugno;

        I fondi del Pnrr, pari a circa 62 milioni di euro, sono destinati esclusivamente alla riorganizzazione le strutture e non comprendono pertanto le relative assunzioni integrative necessarie al normale funzionamento delle strutture stesse;

 

Rilevato inoltre che

        l’emergenza di questi giorni in cui la diminuzione di personale medico alla stroke unit del Sant’Orsola porta all’ennesimo accorpamento di unità operative che saranno insufficienti a dare risposte urgenti ai pazienti del bacino di utenti del Bolognese, vittime di ictus ed eventi vascolari acuti;

        In merito alle criticità relative al progetto di fusione dell’unità operativa di Neurologia con l’unità operativa della Stroke Unit per patologie urgenti da ictus, i sindacati non hanno ricevuto risposta alla questione da loro sollevata;

        Tali questioni sono state sollevate anche da un Consigliere del Comune di Bologna;

 

Evidenziato che

        La mancanza di personale comporta la necessita di interventi sulle assunzioni e sullo sblocco del turnover onde evitare l’attuale sovraccarico di lavoro per gli operatori, a discapito della buona salute;

        La conseguenza della fusione delle unità operative Neurologia/Stroke sarà un sovraccarico per i neurologi che già vi operano, con fisiologica riduzione dei servizi per i pazienti che hanno bisogno di risposte sanitarie neurologiche ordinarie e il verosimile rischio di perdita di ulteriori specialisti ospedalieri costretti a chiedere il trasferimento verso altri reparti che consentono a qualsiasi lavoratore di riposare e di avere una vita privata;

        Queste razionalizzazioni non condivise con gli operatori preoccupano perché paiono attestare scarsa volontà di confronto e lasciano presagire assenza di risposte;

 

INTERROGA

 

La Giunta Regionale per sapere

 

        Se sia a conoscenza di quanto sopra esposto e che giudizio ne dia;

        Se ritenga grave il mancato coinvolgimento dei sindacati da parte dell’Ausl in materia di riforma dei pronto soccorso e se intenda intervenire di conseguenza;

        Se esista la volontà di porre rimedio al blocco del turn over dei dipendenti sanitari e di procedere con eventuali nuove assunzioni;

        Se intenda sollecitare il riscontro dell’Ausl alle criticità relative al progetto di fusione dell’unità operativa di Neurologia con l’unità operativa della Stroke Unit sollevate dai sindacati;

        Se, in linea generale, ritenga corretto investire i soldi del Pnrr in strutture sanitarie senza considerare il necessario adeguamento del numero di operatori sanitari e senza comunicare le eventuali nuove mansioni a questi ultimi.

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