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Legislatura XI - Atto ispettivo ogg. n. 6798

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Oggetto:
Testo presentato:
6798 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa le azioni da intraprendere al fine di aumentare la disponibilità e ridurre i tempi di attesa per la consegna di cani guida addestrati e per aumentare la qualità della vita e il livello di autonomia delle persone cieche e ipovedenti. A firma della Consigliera: Zamboni

Testo:

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE IN COMMISSIONE

 

Premesso che

 

        nel corso di un recente incontro con rappresentanti del Lions Club di Bologna sono venuta a conoscenza delle attività che i volontari dell’associazione svolgono, in collaborazione con Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Bologna, per far conoscere la condizione delle persone prive di vista e per raccogliere fondi nell’ambito del Servizio Cani Guida Lions, che serve a fornire gratuitamente cani-guida alle persone prive di vista o ipovedenti che ne facciano richiesta;

        in questa occasione ho inoltre appreso che in Emilia-Romagna non ci sono scuole per l’addestramento dei cani guida per ciechi e ipovedenti e che i cittadini emiliano-romagnoli in questa condizione devono rivolgersi a scuole fuori regione, come appunto quella gestita dal Servizio Cani Guida dei Lions a Milano, o quella istituita dalla Regione Toscana.

 

Premesso inoltre che

 

        i cani guida appositamente addestrati rappresentano per le persone non vedenti o ipovedenti una risorsa preziosa e insostituibile. Non solo si occupano dell’incolumità fisica delle persone che accompagnano, aiutandole a superare o evitare ostacoli come attraversamenti pedonali, scalini, pali e porte; ma svolgono anche un prezioso ruolo di tipo psicologico perché, grazie alla sicurezza e alla fiducia che infondono, aiutano ciechi e ipovedenti a evitare di chiudersi in casa e il conseguente rischio di isolamento sociale, col risultato di restituire loro benessere e ridurre lo stress quotidiano.

 

Evidenziato che

 

        in Italia ci sono cinque scuole di addestramento per cani guida: la Scuola Nazionale Cani Guida per Ciechi a Firenze, il Servizio Cani Guida dei Lions ODV di Milano, il Centro Regionale Helen Keller di Messina, la Scuola Triveneta Cani Guida per Ciechi di Padova e l’Accademia Cani Guida Mario Salzano onlus di Roma. Vi è inoltre una scuola nella Svizzera italiana che consegna gratuitamente cani guida in alcune parti del nord Italia;

        ad eccezione della Scuola Nazionale Cani Guida per Ciechi di Firenze finanziata dalla Regione Toscana, e del Centro Regionale Helen Keller di Messina istituito con Legge regionale nel 2001 dalla Regione Sicilia, le altre scuole si autofinanziano principalmente attraverso contributi di privati;

        per ottenere un cane guida addestrato una persona non vedente o ipovedente deve rivolgersi ad uno dei centri di addestramento esistenti, che in genere forniscono i cani gratuitamente. Il problema è rappresentato dalle liste di attesa, che comportano attese che possono variare da un anno e mezzo a tre anni, un periodo durante il quale l’autonomia e il raggio di azione delle persone cieche o ipovedenti rischiano di ridursi in maniera considerevole e crescente;

        a titolo esemplificativo riportiamo alcuni dati fornitici dal Servizio Cani Guida dei Lions ODV di Milano. Il centro milanese è in grado di addestrare e consegnare 50 cani guida all’anno; presso di loro sono attualmente in lista di attesa per la fornitura di un cane guida 130 persone non vedenti, di cui 10 residenti in Emilia-Romagna; il tempo di attesa è previsto tra i diciotto e i ventiquattro mesi. Dal 2009 ad oggi il Servizio Cani Guida dei Lions ha assegnato gratuitamente 55 cani guida a persone residenti in Emilia- Romagna.

 

Evidenziato inoltre che

 

        la qualità della vita e il livello di autonomia delle persone cieche e ipovedenti dipendono in larga parte dalla possibilità di affrontare un’ampia gamma di spese legate alla condizione in cui si trovano, spese che solo in piccola parte sono coperte dai servizi pubblici o sono detraibili dalla denuncia dei redditi, come ad esempio la frequentazione di corsi di orientamento e di autonomia domestica, l’acquisto di bastoni elettronici (qualora non forniti gratuitamente insieme al corso di insegnamento ad usarli, come fa, ad esempio, il Servizio Cani Guida dei Lions ODV di Milano), l’acquisto di strumenti elettronici e digitali specifici per non vedenti e ipovedenti, le spese legate all’uso del trasporto pubblico e di taxi e, nel caso dell’ottenimento di un cane guida, le spese veterinarie e di mantenimento. Quando la cecità non è congenita ma è conseguenza di una malattia, questa condizione può accompagnarsi alla perdita del lavoro che veniva svolto in precedenza e quindi ad un netto peggioramento della situazione economica. 

 

Ricordato che

 

        in materia di politiche in favore delle persone disabili la Regione Emilia-Romagna svolge una funzione generale di programmazione, regolazione e finanziamento, funzioni che si concretizzano in primo luogo attraverso il Fondo regionale per la non autosufficienza (FRNA);

        nel 2022, le risorse destinate dall’Emilia-Romagna al FRNA ammontavano a 457 milioni di euro, cifra che sommata alle risorse provenienti dai vari fondi nazionali destinati a persone fragili raggiunge i 528 milioni euro, dei quali 100 per persone disabili. A partire dal 2021, dai fondi destinati a interventi a favore delle persone con disabilità, 380 mila euro sono assegnati all’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI) per finanziare le attività di sportello sul territorio e i corsi di orientamento e autonomia personale curati dall’UICI;

        inoltre, a partire dal 2005, la Regione gestisce il Fondo regionale per l’occupazione delle persone con disabilità con cui sostiene interventi di orientamento, formativi e per il lavoro, tra cui corsi rivolti a persone cieche e ipovedenti come quelli per operatori telefonici tenuti dall’Istituto “Cavazza” di Bologna. Il Fondo, alimentato dai contributi versati dai datori di lavoro a fronte delle procedure di esonero e gli importi delle sanzioni amministrative previste dalla legge n. 68 del 1999, ammonta ad oltre 43 milioni di euro per il triennio 2022-24.

 

TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO

INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE PER SAPERE

 

        se non ritenga opportuno stipulare una convenzione, per vicinanza territoriale, con il Servizio Cani Guida dei Lions ODV di Milano (che, come ricordato sopra, si finanzia con donazioni) o con la Scuola Nazionale Cani Guida per Ciechi di Firenze (sostenuta dalla Regione Toscana), o con altre scuole, o aprire una propria scuola regionale di addestramento di cani guida, al fine di aumentarne l’offerta e di ridurre i tempi di attesa per le persone cieche o ipovedenti dell’Emilia-Romagna che ne facciano richiesta;

        se non ritenga opportuno – sia in sede di approvazione del bilancio regionale, con particolare riferimento al riparto delle risorse destinate al FRNA, sia in sede di Conferenza Stato-Regioni - adoperarsi per incrementare le risorse destinate al sostegno delle persone cieche e ipovedenti tramite contributi diretti e sgravi fiscali, ad esempio riducendo l’Iva sugli alimenti per i cani e consentendo di detrarre dalla dichiarazione dei redditi le spese per l’acquisto dei bastoni elettronici (il cui costo si aggira intorno ai 1500 euro più le spese del corso di apprendimento ad usarli) e di altri strumenti digitali per non vedenti e ipovedenti;

        infine, se non ritenga opportuno favorire la stipula di accordi con l’Ordine dei veterinari per introdurre un tariffario agevolato destinato alle visite e cura dei cani guida assegnati a persone non vedenti o ipovedenti.

 

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