Testo:
RISOLUZIONE
vista
La sentenza 22 novembre 2019, n. 242, con la quale la Corte costituzionale ha dichiarato l'illegittimità dell'art. 580 c.p. nella parte in cui non esclude la punibilità di chi agevoli il suicidio di una persona affetta da una patologia irreversibile - fonte di sofferenze fisiche o psicologiche per lei intollerabili - e tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale, ma pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli;
rilevato che
A seguito della pronuncia della Consulta, è stato il mondo dell’associazionismo a farsi carico del problema, in particolare l’Associazione Luca Coscioni, promotrice del progetto di legge di iniziativa popolare che in data 31 luglio 2023 è stato assegnato alla Commissione IV un progetto di legge che mira a regolamentare il suicidio assistito, in discussione nella seduta assembleare del 13 febbraio in forza del citato art. 18, c. 5, dello Statuto
vista altresì
La legge regionale 31 marzo 2005, n. 13, “Statuto della Regione Emilia-Romagna”, e in particolare l’art. 18, c. 5, a mente del quale, trascorsi sei mesi dalla presentazione di un progetto di legge d’iniziativa popolare senza che l'Assemblea si sia pronunciata, lo stesso è posto al primo punto dell'ordine del giorno della prima seduta utile, con obbligo per l’AL di decidere nel merito entro i successivi dodici mesi;
preso atto che
Con deliberazione di Giunta regionale 5 febbraio 2024, n. 194, è stato istituito il “Comitato Regionale per l’Etica nella Clinica” (COREC);
Con determinazione 9 febbraio 2024, n. 2596, la Regione Emilia-Romagna si è dotata di linee guida e istruzioni tecnico-operative per regolamentare modalità e tempistiche di accesso al fine vita;
ritenuto necessario sottolineare che
Si rende comunque necessario scongiurare il rischio della mancata approvazione del citato progetto di legge entro il termine della legislatura;
preso atto che
Lo stesso Presidente Bonaccini, la Presidente dell’Assemblea Petitti, il Presidente del Veneto Zaia e quello della Liguria Toti si sono più volte pronunciati a favore di una legge sul suicidio medicalmente assistito;
impegna l’Assemblea legislativa e la Giunta per quanto di competenza
Alla votazione del progetto di legge d'iniziativa popolare “Procedure e tempi per l'assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza n. 242/19 della Corte Costituzionale”, di cui all’oggetto n. 7229, entro sei mesi e comunque entro e non oltre la fine della presente legislatura;
A sollecitare le istituzioni competenti, in Conferenza Stato-Regioni e in tutte le sedi opportune, affinché provvedano alla tempestiva approvazione di una legge nazionale in materia di suicidio medicalmente assistito.