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Legislatura XI - Atto ispettivo ogg. n. 8129

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Oggetto:
Testo presentato:
8129 - Interpellanza relativa alle misure da adottare per garantire al CAU di Parma una più ampia autonomia funzionale, al fine di rispondere in modo qualificato e tempestivo ai bisogni di salute urgenti e non gravi dei cittadini, secondo gli obiettivi dei nuovi servizi di prossimità aperti sul territorio provinciale. A firma del Consigliere: Mastacchi

Testo:

INTERPELLANZA 

(CAU Parma 2)

 

 

Premesso che

        il Cau nasce per la gestione delle patologie di basso impatto diagnostico ed organizzativo e dispongono di competenze clinico-assistenziali e strumentali in grado di fornire risposta ai problemi e ai bisogni di carattere acuto di modesta entità e alle situazioni di minore criticità e bassa complessità;

        da numerose segnalazioni pervenute a questi uffici emerge che al Cau di Parma, nei giorni scorsi, si sono registrati notevoli disagi e disservizi all'utenza in quanto gli utenti al momento della loro presa in carico si sono visti assegnare dapprima al Cau e poi da questo al servizio di Guardia Medica; particolare importante è il fatto che sono in essere due protocolli differenti, uno dell’Azienda ospedaliera al quale devono attenersi gli infermieri che operano nel triage di Pronto Soccorso, ed uno dell’Ausl al quale si devono attenere gli infermieri  che operano nel Cau, questi protocolli riportano patologie diverse e questo crea ulteriore disagio al personale;

 

Evidenziato che

        i pazienti del Cau di Parma che per patologia necessitano di essere collocati sopra una barella vengono spostati nell’apposita sala d'attesa, che però non comunica con la sala principale, nella quale sostano tutti i pazienti in attesa della chiamata dell’operatore del Cau e si trovano così ad essere dimessi senza aver effettuato alcuna visita per “allontanamento volontario";

        il personale medico ed infermieristico che opera presso il Cau di Parma è stato appositamente formato per garantire una presa in carico appropriata degli utenti, sembra però che alcuni operatori siano privi delle abilitazioni necessarie per l’utilizzo del defibrillatore (DAE) e, se così fosse, questo esporrebbe loro a rischi professionali e la popolazione a rischio vita;

 

Considerato che:

        apprendiamo dalla stampa locale che dall’inizio di febbraio è stato potenziato il servizio con l’apertura di un secondo ambulatorio attivo dalle ore 8 alle 21, per ridurre i tempi di attesa nel periodo in cui si verifica il maggior numero di accessi e per dare una risposta completa alle richieste di interventi definiti di bassa complessità;

        attualmente il CAU di Parma è strutturato come un distaccamento del Pronto Soccorso senza avere una piena autonomia per quanto riguarda il personale, le attrezzature e i servizi e se pur nato come misura efficace per la gestione delle urgenze sanitarie a bassa complessità clinico assistenziale e per ridurre il carico di lavoro del Pronto Soccorso, al momento soffre di evidenti difficoltà gestionali;

 

Interpella la Giunta regionale per sapere

 

        quando prevede che il CAU di Parma possa avere una sua più ampia autonomia funzionale che migliori la sua efficienza, per rispondere in modo qualificato e tempestivo ai bisogni di salute urgenti e non gravi dei cittadini, secondo gli obiettivi dei nuovi servizi di prossimità aperti sul territorio provinciale 

        se e quando ritiene di aumentare i contributi finanziari necessari a rendere maggiormente autonomo e più efficiente il CAU di Parma e migliorare considerevolmente l’ambiente lavorativo in cui opera il personale medico ed infermieristico

 

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