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Legislatura XI- Atto di indirizzo politico ogg. n. 1917

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Oggetto:
Testo presentato:
Risoluzione per impegnare la Giunta regionale a porre in essere uno stanziamento specifico, mediante una procedura semplificata, finalizzato a rifondere, con risorse a fondo perduto, i costi sostenuti dalle attività produttive che hanno subito una sospensione totale o parziale a seguito del DPCM del 24 ottobre o di provvedimenti precedenti. (05 11 20) A firma del Consigliere: Tagliaferri

Testo:

RISOLUZIONE ex articolo 104 Regolamento interno dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna.

 

L'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna

 

Premesso che: -

 

l'aumento dei contagi dovuto alla diffusione del coronavirus su base nazionale ha indotto il Governo ad adottare nuove misure fortemente impattanti in senso negativo dal punto di vista economico;

 

il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 24 ottobre prevede, tra le altre misure, all'articolo 1punto ee), la chiusura di tutte le attività e dei servizi di ristorazione dalle ore 18,00 alle ore 5,00, fatta salva la possibilità di ristorazione da asporto e di consegna a domicilio, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie;

 

il suddetto decreto prevede inoltre che il consumo al tavolo, nelle attività e durante gli orari consentiti, sia limitato ad un numero massimo di 4 persone, permettendo un numero maggiore di commensali solo nel caso in cui siano tutti conviventi;

 

il DPCM sopracitato prevede inoltre all'articolo 1, punto f), la sospensione dell'attività di palestre, piscine, centri benessere, centri natatori e centri termali e al punto m) la sospensione dell'attività di sala da concerto, teatri e sale cinematografiche;

 

il DPCM sopraccitato all'articolo 1, punto n), prevede altresì il prolungarsi della sospensione delle attività di sale da ballo, discoteche e locali assimilati;

 

l'applicazione delle sopraesposte disposizioni, in particolare le limitazioni degli orari di apertura, comporterà un danno economico rilevante, stimato da Filiera Italia nell'ordine dei 10 miliardi di euro, per il settore della ristorazione.

 

premesso altresì che: -

 

coerentemente con i limiti dettati dal bilancio regionale, si rende urgente una proposta complessiva per sostenere il sistema delle imprese in questa fase emergenziale, tenuto conto dell'efficacia delle misure già adottate dalla Regione e dallo Stato, con l'obiettivo di:

 

dare priorità al sostegno di alcuni comparti particolarmente colpiti dalle restrizioni alla loro normale operatività, a partire dai 42mila pubblici esercizi emiliano romagnoli e dai circa 3mila esercizi commerciali che operano nelle gallerie dei centri commerciali;

 

garantire continuità allo strumento generale e trasversale per il sostegno al circolante, soprattutto tra le imprese manifatturiere, artigiane e dei servizi;

 

valorizzare gli strumenti più performanti già messi in campo dalla Giunta;

privilegiare strumenti snelli, semplici e di celere attivazione;

 

considerato che: -

 

a seguito del lockdown le attività di ristorazione e somministrazione di cibi e bevande, per poter ripartire, hanno dovuto adeguare le proprie strutture e porre in essere interventi connessi alla sicurezza sanitaria;

 

fra gli interventi posti in essere dalle attività di ristorazione si possono annoverare: macchinari e strumenti per la sanificazione degli spazi, strumenti di igienizzazione, interventi strutturali o temporanei atti a garantire il distanziamento sociale, strumenti di misurazione della temperatura corporea a distanza, cartellonistica e segnaletica per la clientela;

 

anche le altre attività elencate nelle premesse, come palestre, piscine, cinema, hanno dovuto sostenere importanti costi di adeguamento al fine di riprendere l'attività in sicurezza;

 

i costi per gli interventi sopracitati sono andati a incidere sui bilanci delle suddette attività in misura notevole;

 

queste spese sono andate a sommarsi ai mancati introiti dovuti alle chiusure forzate nel periodo del lockdown.

 

ritenuto che: -

 

la Regione ha promosso, fin dall'inizio dell'emergenza sanitaria, una serie di misure di sostegno economico per cittadini, famiglie e per il mondo del lavoro e dell'impresa;

 

il "Decreto Ristori" del 28 ottobre 2020 non prevede fondi specificata mente mirati a rifondere le attività soggette a sospensione parziale o totale dei costi sostenuti per gli interventi connessi alla sicurezza sanitaria;

 

impegna la Giunta regionale

 

a porre in essere uno stanziamento specifico, mediante una procedura semplificata, finalizzato a rifondere, con risorse a fondo perduto, i costi sostenuti dalle attività produttive che hanno subito una sospensione totale o parziale a seguito del DPCM del 24 ottobre o di provvedimenti precedenti.

 

 

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