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Legislatura XI - Atto ispettivo ogg. n. 2570

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Oggetto:
Testo presentato:
2570 - Interpellanza in merito agli eventi sportivi, fra i quali rientra anche la danza, divenuti di rilievo nazionale con l’entrata in vigore dei DPCM relativi alla pandemia da Covid-19 e all’adozione di un codice di comportamento diretto all’applicazione delle disposizioni rivolte a contenere il rischio di contagio. A firma della Consigliera: Piccinini

Testo:

I N T E R PE E L L A N Z A

 

premesso che

 

̶            come è noto il mondo della danza ha subito in modo particolarmente duro gli effetti sull’economia e nelle relazioni determinati dalla pandemia da Covid-19;

̶            in questo campo si manifestano contestualmente le criticità connesse sia alla didattica delle attività fisiche sportive, sia all’impossibilità di svolgere spettacoli, eventi, esibizioni sia all’oggettiva maggiore difficoltà nella fruizione di esibizioni coreutiche tramite l’offerta digitale;

̶            anche il DPCM del 14 gennaio 2021, come nel caso dei decreti precedenti, ha previsto che sia sospeso lo svolgimento degli sport di contatto salvo quanto previsto per gli eventi e le competizioni sportive di livello agonistico riconosciuti di preminente interesse nazionale dal CONI o dal CIP per gli sport individuali e di squadra, oltre che per le relative sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti;

̶            l’ordinamento normativo del nostro paese fa rientrare (con una scelta largamente osteggiata nel settore) la danza nell’ambito delle attività sportive, così che anche le disposizioni del DPCM 14 gennaio 2021, articolo 1, comma 1, lettera e) e g) possono applicarsi all’intero ambito delle attività coreutiche e della relativa didattica, compresa quella classica e contemporanea;

 

sottolineato che

 

̶            desta quindi forte preoccupazione la segnalazione, avanzata da associazioni e scuole di danza di comportamenti diretti ad aggirare le disposizioni dei DPCM succedutisi in materia;

̶            si tratta, in particolare, dell’organizzazione di eventi, quali competizioni o “campionati” di danza presentati come eventi di interesse nazionale;

̶            a volte si tratta di eventi che prima dell’entrata in vigore delle disposizioni a contrasto della pandemia - come la sospensione dello svolgimento degli sport di contatto e delle attività di preparazione dilettantistica -  rivestivano un interesse non certo nazionale;

 

considerato che

 

̶            in questo modo non solo si aggirano disposizioni chiaramente orientate al contrasto della pandemia ed al contenimento del rischio di contagio, ma si puniscono proprio le realtà che hanno con serietà ed enormi sacrifici investito sul rispetto delle regole e che oggi si trovano, alla luce proprio delle disposizioni richiamate, a non potere svolgere regolarmente la propria attività;

̶            al di là dell’opportunità e dell’adeguatezza della riconduzione della pratica della danza al campo dello sport, emerge con chiarezza che non si può consentire lo svolgimento di “eventi sportivi” di rilievo nazionale che tali in realtà non sono, sottoponendo invece il vastissimo mondo delle scuole e dei praticanti la danza classica e contemporanea alle rigorose disposizioni che da mesi ne stanno nei fatti bloccando l’attività;

̶            il risultato è quello di punire chi con sforzi e sacrifici rispetta le regole nell’interesse di tutti e di aprire varchi impropri a comportamenti elusivi;

 

valutato che

 

questo meccanismo verrebbe impiegato anche in numerose altre discipline sportive, spesso contrassegnate da un largo seguito di praticanti;

 

interpella la Giunta regionale per sapere se intenda:

 

̶            verificare con gli Enti di promozione sportiva e con le Federazioni sportive quale sia il quadro degli eventi sportivi di rilievo nazionale divenuti tali solo successivamente all’entrata in vigore dei DPCM relativi ai vincoli per lo svolgimento di manifestazioni ed allenamenti sportivi adottati da settembre 2020;

̶            promuovere con le Federazioni e gli Enti di promozione sportiva nella nostra regione l’adozione di un rigoroso codice di comportamento diretto a non aggirare secondo le modalità descritte i chiari contenuti delle disposizioni rivolte a contenere il rischio di contagio;

̶            affrontare con il Governo e il CONI, anche attraverso il confronto con le altre Regioni e Province Autonome, l’adozione di una linea di condotta comune su comportamenti che puniscono proprio le realtà più ligie e serie.

 

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