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Legislatura XI - Atto ispettivo ogg. n. 3182

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Oggetto:
Testo presentato:
3182 - Interpellanza in merito all'adeguamento, da parte della Regione, della normativa ai contenuti delle Linee Guida Nazionali per la Valutazione di Incidenza (VIncA) - Direttiva 92/43/CEE “HABITAT”. A firma della Consigliera: Gibertoni

Testo:

Interpellanza

 

Visti

 

̶            l’Intesa raggiunta, ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sulle Linee guida nazionali per la valutazione di incidenza (VIncA) - Direttiva 92/43/CEE “HABITAT” articolo 6, paragrafi 3 e 4, con cui si approvano le Linee Guida Nazionali per la Valutazione di Incidenza (VIncA) - Direttiva 92/43/CEE “HABITAT” articolo 6, paragrafi 3 e 4, pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 303, Serie Generale, del 28 dicembre 2019 con cui si prevede, tra l’altro, che “Le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano provvedono al recepimento uniforme delle Linee guida, volte a definire le migliori procedure e modalità per garantire il rispetto, l’applicabilità e l’efficacia degli elementi tecnici e degli indirizzi in esse stesse contenuti, tenendo conto della possibilità per le regioni e le province autonome di armonizzazione con i diversi procedimenti di competenza regionale e di semplificazione, nel rispetto delle specificità territoriali.”;

̶            la direttiva comunitaria 92/43/CEE “Habitat” del Consiglio, del 21 maggio 1992, relativa alla “conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche” finalizzata a garantire la tutela della biodiversità dell’Unione europea, impegnandosi a conservare gli habitat naturali e la flora e la fauna selvatiche, mediante l’istituzione della rete ecologica “Natura 2000”, costituita dalle Zone speciali di conservazione, designate dai Paesi dell’UE ai sensi della citata direttiva e dalle Zone di protezione speciale, classificate ai sensi della direttiva 2009/147/CE “Uccelli”;

̶            il DPR 8 settembre 1997, n. 357 recante “Regolamento recante attuazione della Direttiva n. 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche”, successivamente modificato dal DPR 12 marzo 2003, n. 120, con i quali, unitamente alla legge n. 157/92, si dà applicazione in Italia alle suddette direttive comunitarie;

̶            la delibera di Giunta regionale n. 1191/07 recante “Approvazione direttiva contenente i criteri di indirizzo per l'individuazione, la conservazione, la gestione ed il monitoraggio dei SIC e delle ZPS, nonché le linee guida per l'effettuazione della valutazione di incidenza ai sensi dell'art. 2, comma 2, della L.R. 7/04” con la quale si definiscono le procedure amministrative per la proposta di aggiornamento dei siti esistenti e per l’individuazione di nuovi siti e, contestualmente, si definiscono i due livelli delle misure di conservazione; quello generale, di competenza regionale, e quello specifico, di competenza degli Enti gestori dei siti Natura 2000;

̶            la delibera di Giunta regionale n. 79/2018 recante “Approvazione delle misure generali di conservazione, delle misure specifiche di conservazione e dei piani di gestione dei siti Natura 2000, nonché della proposta di designazione delle ZSC e delle modifiche alle delibere n. 1191/07 e n. 667/09”;

̶            il caso EU Pilot 6730/14/ENVI - Attuazione in Italia della direttiva 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche - avviato dalla Commissione europea nei confronti dello Stato italiano riguardo alla non corretta applicazione di alcune disposizioni della suddetta direttiva, in particolare, la mancata o parziale applicazione della Direttiva “Habitat” ha riguardato l’art. 6 della suddetta Direttiva, e specificamente i paragrafi 2 e 4;

̶            la legge regionale 30 luglio 2019, n.13 recante “Disposizioni collegate alla legge di assestamento e prima variazione generale al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2019-2021”, in particolare l’art. 14 “Valutazione di incidenza in area contigua” che stabilisce che “Nell’area contigua dei parchi regionali e interregionali la valutazione di incidenza di cui alla legge regionale n. 7 del 2004 è di competenza dell’ente di gestione dei parchi”;

̶            la determinazione n. 534, del 22 gennaio 2018, del Direttore Generale “Cura del Territorio e dell’Ambiente”, della Regione Emilia-Romagna, recante “Approvazione della valutazione di incidenza delle attività previste nel documento denominato “interventi e attività di modesta entità”, ai sensi della Direttiva 92/43/CEE, nei confronti dei siti della Rete Natura 2000 (SIC E ZPS) presenti nel territorio regionale”;

 

premesso che

 

̶            le Linee Guida, sopra citate, rappresentano il documento di indirizzo di carattere interpretativo e dispositivo che, nel recepire le indicazioni dei documenti di livello unionale, costituiscono lo strumento finalizzato a rendere omogenea, a livello nazionale, l’attuazione dell’art. 6, paragrafi 3 e 4 della Direttiva Habitat, caratterizzando gli aspetti peculiari della Valutazione di Incidenza (VIncA);

̶            l’art. 6, paragrafo 3, della suddetta direttiva 92/43/CEE prevede che qualsiasi piano o progetto non direttamente connesso e necessario alla gestione di un sito Natura 2000, ma che possa avere incidenze significative su tale sito, singolarmente o congiuntamente ad altri piani e progetti, deve essere assoggettato alla procedura di Valutazione di incidenza, tenendo conto degli obiettivi di conservazione del medesimo e che, alla luce delle conclusioni di tale valutazione sul sito, e fatto salvo il paragrafo 4, le autorità nazionali competenti danno il loro accordo su tale piano o progetto soltanto dopo aver avuto la certezza che esso non pregiudicherà l’integrità del sito in causa e, se del caso, previo parere dell’opinione pubblica;

̶            con il caso EU Pilot sopra citato la Commissione ha anche suggerito all’Italia l’introduzione nella propria normativa di n. 21 azioni ritenute particolarmente necessarie per la piena attuazione della stessa Direttiva attraverso la produzione di uno specifico atto di indirizzo, solo a quel punto per l’elaborazione del documento in questione nel 2016 è stato formato un apposito gruppo di lavoro tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, le Regioni e le Provincie Autonome, gruppo che, tra il marzo del 2016 e il giugno del 2019 ha svolto ben 13 incontri portando all’Intesa, con le Regioni e Provincie Autonome di Trento e Bolzano, siglata il 28 novembre 2019, ai sensi ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano;

 

considerato che

 

̶            il documento di indirizzo “Linee guida nazionali per la Valutazione di Incidenza (VIncA) - Direttiva 92/43/CEE, articolo 6, paragrafi 3 e 4”, costituisce la base per evitare che il contenzioso già in corso (Caso EU Pilot n. 6730/2014) si trasformi in una vera e propria procedura di infrazione comunitaria contro il nostro paese con possibili risvolti anche onerosi;

̶            con il DPR n. 357/97 e s.m.i. che recepisce la Direttiva Comunitaria 92/43/CC “Habitat” sono anche state conferite alle Regioni ed alle Provincie Autonome di Trento e Bolzano molte delle competenze per l’attuazione della stessa Direttiva e, in particolare, quelle concernenti la gestione dei Siti della Rete Natura 2000 compresi nel proprio territorio e la gestione della VIncA;

̶            le Regioni hanno già, a fare data dall’approvazione del DPR n. 357/97, la piena responsabilità dell’attuazione della Direttiva “Habitat” per i rispettivi territori e, quindi, sulla base delle normative in vigore, costituiscono i soggetti istituzionali nei confronti dei quali si rivolgerebbe lo Stato centrale nel caso in cui lo stesso dovesse essere condannato per le inadempienze segnalate dalla Commissione UE con il contenzioso sopra citato;

̶            ad oggi non risulta che la regione Emilia-Romagna abbia provveduto ad adeguare la propria normativa di settore recependo i contenuti delle Linee Guida Nazionali per la Valutazione di Incidenza (VIncA) - Direttiva 92/43/CEE “HABITAT” articolo 6, paragrafi 3 e 4;

 

evidenziato che

 

̶            ad oggi risulta che le procedure di VIncA abbiano continuato ad essere espletate secondo le precedenti procedure, cioè senza tenere conto di quanto previsto dalle Linee Guida sopra citate;

̶            per tutto questo lasso di tempo che intercorre tra l’approvazione delle Linee Guida nazionali per la VIncA e l’emanazione del recepimento uniforme delle Linee Guida a livello della Regione Emilia-Romagna e ciò, in particolare, ha impedito di incrementare la trasparenza delle procedure di VIncA (punto n. 2 già sottolineato dalla Commissione UE con il caso EU Pilot n.6730/2014) attraverso:

̶            la pubblicizzazione dell’avvio della procedura di VIncA on-line;

̶            la pubblicazione dello studio di incidenza on-line;

̶            la possibilità per il pubblico di presentare osservazioni on-line, in tempi definiti, prima che il procedimento di VIncA venga concluso da parte del soggetto competente;

̶            la pubblicazione on-line delle VIncA approvate;

̶            la creazione da parte della Regione di un apposito sito e di un archivio regionale che raccolga tutte le VIncA;

̶            la mancata attuazione delle Linee Guida nazionali, che dura da ben 15 mesi, potrebbe configurarsi come violazione di un atto dello Stato centrale che ha carattere interpretativo e dispositivo con possibili conseguenze anche giuridiche determinate a carico della Regione, nei confronti dello Stato centrale, rispetto al contenzioso avviatosi nel 2014 da parte della Commissione europea, nonché nei confronti dei soggetti terzi che possono sentirsi lesi nel loro diritto di presentare eventuali osservazioni nei confronti delle VIncA, prima che le stesse siano state approvate (punto 2 del Caso EU Pilot).

 

Interpella la Giunta regionale per sapere:

 

̶            se e quando intenda provvedere al recepimento uniforme delle Linee Guida di cui all’Intesa con cui si approvano le Linee Guida Nazionali per la Valutazione di Incidenza (VIncA) - Direttiva 92/43/CEE “HABITAT” articolo 6, paragrafi 3 e 4, quali le ragioni del ritardo di 15 mesi da parte della Regione Emilia-Romagna e se, data la rilevanza della problematica sottesa all’attuazione delle Linee Guida in questione, la Giunta non intenda sottoporre questo argomento all’attenzione della competente Commissione Assembleare per dare tutte le delucidazioni necessarie prima di assumere qualsiasi atto amministrativo o legislativo relativo, infine, se possano considerarsi legittimi e, quindi, amministrativamente corretti i procedimenti relativi alle VIncA approvati da parte dei vari soggetti competenti in questo lasso di tempo che decorre tra l’approvazione delle Linee Guida nazionali per la VIncA e l’emanazione del recepimento uniforme delle Linee Guida a livello della Regione Emilia-Romagna.

 

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