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Legislatura XI- Atto di indirizzo politico ogg. n. 581

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Oggetto:
Testo presentato:
Risoluzione per impegnare la Giunta a prevedere un piano straordinario per la definizione delle domande di riconoscimento/aggravamento dello stato di invalidità, cecità e sordità civili, di disabilità e di handicap, rimaste in sospeso per l'emergenza sanitaria da Covid-19. (13 05 20) A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Bergamini, Pelloni

Testo:

RISOLUZIONE

 

dei sottoscritti Consiglieri del Gruppo Lega Salvini Emilia-Romagna

 

L’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna

 

Premesso che

 

Le domande di riconoscimento/aggravamento dello stato di invalidità, cecità e sordità civili, di disabilità e di handicap, complete della certificazione medica attestante la natura delle infermità invalidanti, sono presentate all'INPS per via telematica, direttamente dal cittadino interessato, dal rappresentante legale o da enti di patronato e associazioni di categoria.

 

La prima visita collegiale di accertamento è comunque effettuata dalla commissione dell’Azienda USL che ai sensi della lettera d bis), comma 2 articolo 3 della Legge Regionale 04/08, vede tra i suoi membri effettivi un medico dell’INPS.

 

In seguito alla prima visita di accertamento, il Centro Medico legale dell’INPS, ha facoltà di accogliere, sospendere e richiamare a visita il diretto interessato per eventuali ulteriori valutazioni.

 

Considerato che

 

Il doppio passaggio che coinvolge sia le commissioni mediche integrate delle AUSL che il Centro Medico Legale dell’INPS, potrebbe involontariamente creare ritardi nel riconoscimento delle invalidità, cecità e sordità civili, dell'handicap ai sensi della legge 104/92 e del collocamento mirato al lavoro delle persone con disabilità.

 

Con comunicazione n. 211563 del giorno 11 marzo 2020 la Direzione Generale – Cura della persona, Salute, Welfare della Regione Emilia-Romagna l’emergenza epidemiologica da COVID-19 ha sospeso le visite per il c.d. accertamento della disabilità, ferma restando la possibilità, in base ad esaustiva documentazione sanitaria, di procedere alla definizione su atti.

 

L’emergenza epidemiologica da COVID-19 ha comportato sospensioni e ritardi nell’esame e nella definizione delle richieste inoltrate.

 

L’INPS ha reso noto che fino al 31 luglio 2020 saranno sospese le visite medico-legali di accertamento dell’invalidità civile, cecità civile, handicap e disabilità e che inoltre, sempre fino al 31 luglio, le attività delle commissioni mediche dell’INPS continueranno ad essere svolte a distanza, in regime di lavoro agile.

 

I cittadini che inoltrano le domande di riconoscimento/aggravamento dello stato di invalidità, cecità e sordità civili, di disabilità e di handicap, sono soggetti fragili che necessitano di particolari tutele soprattutto in un momento così delicato dal punto di vista sanitario.

 

Ritenuto che

 

Sarebbe opportuno esaminare e definire al più presto, senza ulteriori ritardi, le domande rimaste in sospeso per via dell’emergenza sanitaria da Covid-19.

 

L’esame delle domande inoltrate, effettuato su base documentale o in modalità telematica, potrebbe velocizzare i tempi, pur tenendo conto che su casi più complessi l’accertamento de visu in sicurezza andrebbe per quanto possibile privilegiato per non compromettere il buon esito della richiesta

 

Impegna la Giunta regionale

 

A prevedere un piano straordinario per la disamina e la definizione  delle domande rimaste in sospeso, definendo al tempo stesso, di concerto con le associazione di categoria che hanno facoltà di integrare le commissioni mediche AUSL con un proprio medico, le modalità per garantire la massima celerità, le migliori condizioni d’esame e la sicurezza e l’incolumità  per tutti i soggetti coinvolti  nel processo (richiedente, suoi eventuali accompagnatori e gli stessi componenti delle commissioni).

 

A definire un accordo con l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale per lo svolgimento di un’unica visita di accertamento svolta dalla commissione dell’Azienda USL, integrata da un medico dell’INPS, riducendo così il rischio di sospensioni o richiami a seconde visite.

 

A prevedere comunque la possibilità, su esplicita richiesta dell’interessato e sino al termine dell’emergenza sanitaria Covid-19, che la visita possa svolgersi in c.d. modalità telematica

 

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